Quest'anno ricorre il bicentenario dalla nascita di Sant'Agostino Roscelli, sacerdote e fondatore dell'Istituto delle Suore dell'Immacolata di Genova, congregazione che conta diverse case in Italia, in Canada e in America Latina. Una comunità è presente anche a Porto Santo Stefano, dove dal 1923 la presenza delle "Immacolatine" è un punto di riferimento: hanno educato e cresciuto migliaia di bambini nel loro asilo, insegnano il catechismo e organizzano tutte le estati attività oratoriane per ragazze. Insomma non c'è santostefanese che non abbia incrociato almeno una volta nella sua vita il cammino con loro. La loro gioia per il bicentenario della nascita del fondatore è dunque anche la gioia di tutta una comunità parrocchiale che si stringe attorno all'Istituto. A testimonianza di ciò, molti parrocchiani hanno accolto con entusiasmo la proposta che le suore ci hanno rivolto: mettere in scena la vita del Santo fondatore, in modo che tutta la comunità potesse conoscere la sua storia. La rappresentazione ha avuto luogo Giovedì 11 Ottobre nella Chiesa di Santo Stefano Protomartire, dove per l'occasione è stato allestito un palco sul presbiterio. È cosi che, grazie alla sceneggiatura di Marco Scotto e alla regia di Renzo Vitelli, abbiamo potuto incontrare Agostino bambino, nato nel 1818 a Bargone di Casarza Ligure, nel genovese, da una famiglia umile di pastori. Dopo aver studiato con il parroco, nel 1835 si trasferisce a Genova per prepararsi al sacerdozio e viene ordinato nel 1846. Diventa confessore in San Martino d'Albaro e poi inizia a dedicarsi ai carcerati, ai poveri e alle ragazze madri. L'impegno verso queste giovani gli fa venire l'idea di dar vita a una congregazione dedicata a loro e, grazie al sostegno e all'impegno di alcune ragazze che già da tempo prestavano il loro aiuto come maestre, il 15 Ottobre realizza il suo sogno creando la Congregazione delle Figlie dell'Immacolata, consegnando, qualche giorno dopo, l'abito alle prime "rondinelle", così da lui affettuosamente chiamate per via della forma del velo. Muore a Genova il 7 maggio del 1902 circondato dall'affetto di quella famiglia che con tanto amore aveva creato. Entrare così a fondo nella vita di Agostino Roscelli ci ha permesso di capire l'essenza del carisma delle sue "immacolatine". Come sacerdote incarnò la figura del pastore, dell'educatore alla fede, del ministro della Parola, della guida spirituale. Sempre pronto a donarsi nell'obbedienza, nell'umiltà, nel silenzio e nel sacrificio, cercò solo la volontà di Colui che lo aveva chiamato e inviato. Diceva infatti: "Dovete ravvivare la fede nella divina presenza in tutte le azioni, con rinnovare sempre l'intenzione di farle per dar gusto a Dio". Con questo spirito è nata la nostra piccola compagnia che in questi mesi passati ha lavorato per portare in scena il recital. Ci siamo messi in gioco, abbiamo superato i nostri limiti, ma soprattutto abbiamo riso tanto. La forza del gruppo, che conta una trentina di elementi di età compresa tra i 7 e i 70 anni, è stata proprio questo divertimento condiviso che ci ha dato un'energia nuova e ci ha permesso di assaporare fino in fondo il significato di "comunità". Un ringraziamento speciale va alle nostre suore che con la loro attività silenziosa tutti i giorni ci trasmettono nel modo più efficace gli insegnamenti di Sant'Agostino Roscelli e sono segno vivo del fatto che "L'amore di Dio è simile al fuoco, il più efficace e il più operoso di tutti gli elementi: non si stanca mai, non si posa mai, non si sazia mai. Così e non altrimenti opera l'amore di Dio quando investe un'anima".
Sofia Sartori