Ad Assisi “ On the road “ : nel cammino della fede
Una volta tornati a casa dalla Giornata dei giovani ad Assisi sono stati tanti i sentimenti che ci hanno animato il cuore; sicuramente il primo è di gratitudine a Dio e a coloro che, con il prezioso aiuto, , hanno permesso questa bellissima esperienza. Questo 25 aprile la nostra Festa dei giovani si è svolta con una modalità molto diversa dagli ultimi anni. Non più musica, sport e testimonianze, che negli anni hanno segnato un appuntamento fisso che era diventato una buona consuetudine, ma un cammino da percorrere insieme, una giornata all'insegna della condivisione. Gli anni passano, ben sei dalla prima Festa dei giovani ad Albinia nel 2007 e, come tutti ben sappiamo, in particolare nell'universo giovanile, c'è bisogno di nuove proposte e nuove forme di convocazione. Il cambiare modalità quindi non è stato dettato tanto dal “cambiare per cambiare”, ma da una riflessione all'interno dell'ufficio di pastorale giovanile che ci ha portato a proporre una nuova forma di festa. Sicuramente non ci siamo “inventati” niente di particolarmente nuovo, ma in alcuni momenti nella pastorale è necessario osare e cambiare proposte provando a leggere i segni dei tempi. Concentrandoci sullo svolgimento della giornata, vorrei sottolinearne tre aspetti decisamente positivi. Il primo è sicuramente il fatto che in tutti coloro che hanno partecipato si è percepito un clima di festa, di voglia di vivere una giornata insieme, ma con una marcia in più che è quella della fede! Degli apparenti piccoli particolari, ma non lo sono stati affatto, hanno arricchito la nostra esperienza: la testimonianza iniziale della suora, il camminare insieme, la visita autoguidata, della basilica, la celebrazione eucaristica con il vescovo, I'entusiasmo del momento di animazione finale condiviso con tutta la piazza hanno dato il tono della giornata. Non una semplice gita fuori porta, ma l'espressione dei giovani di una Chiesa, che vivono insieme la gioia della fede, pur con gli alti e bassi e tante volte I'incostanza proprie del mondo giovanile. Un gruppo eterogeneo di adolescenti e giovani che hanno camminato insieme, si sono divertiti insieme e hanno pregato insieme. Il secondo aspetto è stato quello di aver vissuto anche un'esperienza di fraternità sacerdotale. Oltre ai giovani provenienti da tutta la diocesi, eravamo in dieci sacerdoti, un diacono, il nostro vescovo e due religiose. L ‘ aver vissuto in armonia questa giornata a stretto contatto con i ragazzi affidatici non è scontato, ma credo sia stata anche una bella testimonianza offerta a chi ha vissuto con noi l'esperienza: com'è bello che i fratelli vivano insieme... ci ricorda il salmo 132. L’ ultimo aspetto positivo è stata la partecipazione di un bel numero di parrocchie. Ne erano rappresentate oltre quindici, appartenenti a tutti e quattro i vicariati. Era tanto che agli appuntamenti diocesani dei giovani non c'era questa rappresentanza, che non è un semplice fatto numerico, ma ci arricchisce di un fondamentale aspetto ecclesiale. Di questo dobbiamo ringraziare non pochi parroci e laici che, “dietro le quinte” si sono adoperati per promuovere questo evento. nei propri vicariati e nelle proprie parrocchie. Per concludere credo, senza esagerare che giornate come questa sono come dei punti fermi che segnano il cammino di una Chiesa o, comunque, dei giovani di una Chiesa. Senza dubbi non si è fatto niente di eccezionale o di sensazionale, ma un cammino è composto di piccoli passi fatti nel verso giusto. Mi auguro che l'entusiasmo che si è creato e che ci portiamo dentro, con l'aiuto di Dio, si possa trasformare in frutti abbondanti che, se anche non si vedono, arricchiscono la vita di ognuno.
don Giulio Mariotti
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