AssisiSabato scorso 18 ottobre, il gruppo giovani di Porto S. Stefano si è dato appuntamento la mattina presto per mettersi in viaggio e condividere un' esperienza insieme alla scoperta dei luoghi di S. Francesco: ad Assisi. Dividendoci i compiti, alcuni di noi hanno ricercato le notizie di quel che avremmo visitato durante la giornata, in modo che comprendessimo meglio i luoghi e la loro storia.
La prima tappa della giornata è stata la visita alla Basilica di S. Maria degli Angeli, che custodisce molti luoghi significativi della vita di S. Francesco: la Porziuncola (luogo prediletto per la preghiera e legato al perdono di Assisi), la cappella del Transito (il luogo dove morì), il giardino delle rose, l'antico convento dei francescani. Appena dopo l'arrivo ci siamo recati nella cappella del Pianto, nella quale don Gino ha celebrato la Santa Messa. Il luogo semplice, umile, raccolto ha favorito una vera partecipazione alla celebrazione ed è stato un forte momento di comunione, notato da tutti i presenti, specialmente al momento di una condivisione avuta luogo dopo il vangelo. Conclusa la Messa, abbiamo visitato i luoghi sopra citati e nella piazza davanti la basilica abbiamo consumato il pranzo al sacco.

Quindi ci siamo avvicinati ulteriormente ad Assisi per recarci a S. Damiano, altro luogo fondamentale nella vita del Santo e di S. Chiara: in questo oratorio di campagna poco lontano dalle mura di Assisi, Francesco all'inizio della sua nuova vita di conversione, sentì parlare il Crocifisso (oggi custodito nella chiesa di Santa Chiara ad Assisi) che gli chiedeva di "riparare la Chiesa"; qui compose il Cantico delle Creature; qui S. Chiara trascorse la sua vita monastica assieme alle sue consorelle, l'ordine delle Clarisse che ella fondò. In questo luogo non ci siamo potuti trattenere dal cantare "La canzone di S. Damiano" e "Dolce Sentire". La seconda parte del pomeriggio è stata dedicata alla visita della città. La Basilica Superiore e Inferiore di S. Francesco dove abbiamo potuto ammirare le forme gotiche, romaniche e gli splendidi affreschi di Cimabue, Giotto, Simone Martini e altri artisti raffiguranti scene legate alla vita del Santo e alla storia dell'ordine francescano; dall'interno della basilica siamo potuti scendere nella cripta dove ci siamo raccolti in preghiera davanti alla tomba del "Poverello d'Assisi". In ultimo, attraversata la città e passando dalla suggestistiva piazza del comune, centro dell'attività politica della vecchia città, abbiamo visitato la chiesa di S. Chiara, nella cui cripta si trovano i resti mortali della Santa. Lasciati questi luoghi in cui si respira pace e spiritualità, ed in cui ancora si percepisce in maniera intensa l'eredità che ci ha lasciato la figura di S. Francesco, abbiamo fatto ritorno più ricchi alle nostre case.

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