Pellegrini in cammino verso il Monte per onorare san Giacomo

La sera di giovedì 25 luglio, festa dell’apostolo san Giacomo, diversi fedeli e le Suore dell’Immacolata della comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano e alcuni amici dei paesi limitrofi e alcuni turisti si sono ritrovati per camminare insieme ed onorare il santo patrono dei pellegrini, come avviene per tradizione da molti anni.
A guidare l’evento il parroco di Porto Santo Stefano, don Sandro Lusini, esperto camminatore e conoscitore del Cammino di Santiago, per averlo compiuto molte volte ed aver pubblicato due libri a riguardo (Destinazione Santiago nel 2012 e Oltre il Cammino nel 2022) con l’editore e fotografo Cesare Moroni, presente nell’occasione.
Quest’anno il ritrovo era ai piedi del Monte Argentario, al parcheggio del Polo, dove i pellegrini hanno recitato un’antica preghiera mariana e la mèta era il Convento della Presentazione dei Passionisti,  raggiunta in circa 45 minuti di cammino, dopo aver affrontato una ripida salita immersi nel bosco.
L’iniziativa è stata ripresa da TV9, grazie alla partecipazione di Andrea Burgio alla telecamera e del giornalista Paolo Mastracca, per cui prossimamente verrà proposta una puntata della trasmissione diocesana Kerigma.
All’arrivo al Convento i pellegrini hanno recitato il Vespro nel chiostro esterno, a cui si sono uniti i Padri passionisti e i novizi, alcuni dei quali avevano condiviso anche il cammino, e ricevuto la benedizione dei pellegrini e l’incensazione col botafumeiro, recentemente acquistato da don Sandro a Santiago de Compostela, copia identica ma più piccola dell’originale, che pesa circa 60 chili.
Come gli altri anni, sull’altare una reliquia dell’apostolo Giacomo e di santa Teresa d’Avila, donate all’Arcipretura di Santo Stefano Protomartire dall’ Arcidiocesi di Salerno: queste due preziose reliquie ci hanno fatto sentire uniti all’Apostolo che per primo versò il sangue per Cristo e ai numerosi pellegrini del Cammino di Santiago che ogni anno percorrono i diversi sentieri che dall’Europa e dalla Spagna conducono alla sua tomba custodita sotto l’altare maggiore della cattedrale compostellana.
Dopo la preghiera, nel giardino adiacente al convento è stata offerta una ottima cena pellegrina a tutti i partecipanti, i quali hanno lasciato anche un piccolo contribuito: tale momento ha fatto respirare il clima di amicizia e fraternità che ogni sera nei vari albergues de peregrinos uniscono le tante persone, i tanti volti, le tante storie accomunate dall’unica meta - indicata lungo il Cammino dalle conchiglie o frecce gialle - di arrivare nella grande piazza dell’Obradoiro sulla quale si erge maestosa la Cattedrale di uno dei santuari più antichi e venerati della cristianità.    
Alla fine della cena, grazie alla collaborazione della Confraternita del Santissimo Sacramento e di Misericordia di Porto Santo Stefano, è stato messa a disposizione una navetta per tornare al parcheggio a riprendere le macchine.
Anche questa volta è stata una bellissima esperienza di Chiesa in cammino e in preghiera, di contemplazione delle bellezze naturali del nostro Promontorio, ma anche di comunione fraterna, conclusasi sotto il cielo stellato segnato dalla famosa Via Lattea, che dal ritiro passionista del Monte Argentario è ben visibile e più facile da ammirare, insieme alla straordinaria vista panoramica sul mare e sul territorio circostante verso le colline dell’Albegna e del Fiora con in lontananza l’inconfondibile sagoma del Monte Amiata.

Laura Metrano

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