Grande festa e gioia per i 100 anni delle Suore dell’Immacolata a Porto Santo Stefano
Una settimana intensa per le suore dell’Immacolata che a maggio hanno ricordato i cento anni della Scuola dell’Infanzia Charitas e della loro presenza e servizio umile e generoso nella comunità di Porto Santo Stefano. L’8 maggio hanno onorato il fondatore, sant’Agostino Roscelli, con la messa serale alla chiesa parrocchiale celebrata da don Sebastian Palakkattu, affiancato dal diacono Mario Felloni, con la partecipazione del personale della scuola, dei bambini che la frequentano accompagnati dai genitori, come avviene ogni anno nella sua festa liturgica.
L’incontro formativo del cardinal Comastrie la dedicazione dell’area giochi a mons. Magnani
L’11 maggio presso la Scuola Charitas il cardinal Angelo Comastri ha tenuto un incontro formativo per i genitori dei bambini, sull’importanza dell’educazione alla fede in famiglia, e ha benedetto la nuova Area giochi dedicata in quel giorno, come emerge dalla targa apposta ad una colonna, a mons. Giacomo Magnani, arciprete da 1902 al 1952 a Porto Santo Stefano, promotore e sostenitore della costruzione della Scuola stessa il quale alle Immacolatine prima l’affidò per la gestione nel 1923 e poi la donò nel 1946.Dopo le parole di saluto di don Sandro e della Madre Generale, il card. Comastri ha ricordato il grande ruolo e la responsabilità dei genitori nell’educazione dei figli, che è una delle più grandi urgenze di oggi. Tra le diverse testimonianze ha riportato le parole di Pasolini che nel 1975 propose l’abolizione della televisione, sostenendo che, visti i modelli che essa promuove, nessuno deve meravigliarsi che i giovani arrivino ad essere potenziali criminali. Comastri ha proposto un esame di coscienza sulla testimonianza degli adulti: segnaletica che può orientare i figli verso la via giusta o quella sbagliata. Riportando le parole dei coniugi Beltrame-Quattrocchi, proclamati beati il 21 ottobre 2001, ha detto che per avere una famiglia bella e felice non contano le cose che si posseggono, perché è la qualità spirituale delle persone che fa la famiglia. Ha ricordato la testimonianza che papa Giovanni XXIII dette sulla sua famiglia che, seppur molto povera, era ricca perché piena di Dio. Rifacendosi a Dostoevskij ha spiegato che educare significa lasciare buoni ricordi, cioè buoni esempi, che al momento opportuno s’illumineranno come lampade lungo il cammino. All’interrogativo su come aiutare i giovani ad uscire dal vuoto spirituale che li sta distruggendo, ha risposto che dobbiamo renderci conto che la vita dipende dai modelli di riferimento, che ispirano le scelte di vita: dai falsi modelli del successo, del potere e del denaro non possono nascere veri padri e madri. Ha sottolineato l’urgenza di rievangelizzare le famiglie, per riportare all’interno della famiglia una circolazione di fede vissuta ed entusiasmare i figli nei confronti dei grandi ideali che danno senso alla vita, affermando come ciò può avvenire solo mediante la fede testimoniata dagli adulti,soprattutto dai genitori. Come disse Giovanni XXIII l’educazione che si riceve in famiglia è quella che lascia le tracce più profonde: per questo è necessario che i genitori ascoltino e dedichino più tempo ai figli, alla preghiera fatta insieme, al dialogo sulla fede, per orientare la libertà dei figli ad una vita vissuta come impegno e missione. Al termine del suo intervento il cardinale ha donato ai presenti una significativa lettera pastorale, scritta a Loreto per le famiglie sull’educazione, pubblicata nel 2010 col titolo “Educhiamo i figli”, che raccoglie le sue testimonianze. Nell’occasione le suore hanno ringraziato tutti ed in particolare: Comastri per il suo intervento appassionato, il quale conosce bene le suore dell’Immacolata essendo stato parroco all’Arcipretura di Santo Stefano dal 1979 al 1990; la Proloco di Monte Argentario, nella persona di Domenico Solari e Anna Galatolo, che hanno donato alla scuola la pavimentazione dell’area giochi; il Rotary Club di Monte Argentario, nella persona dell’architetto Lucia Bracci, che ha donato la staccionata delimitante l’area giochi; i genitori della scuola che, con una lotteria a cui hanno contribuito diversi commercianti, hanno acquistato nuovi giochi. L’incontro si è concluso con il canto dei bambini e il dono della Parrocchia alla Scuola dell’Infanzia Charitas di un quadro fotografico che la riproduce dall’alto, con alcune foto di questi anni e la scritta “Semplicemente grazie!”. Infine in segno di riconoscenza il personale della scuola ha donato alle suore un attrezzo che gli sarà utile per la pulizia del giardino adiacente alla struttura.
La messa e la veglia vocazionale col vescovo Giovanni Roncari
Sabato 13 maggio nella chiesa di Santo Stefano alle 18:30 il vescovo diocesano Giovanni Roncari ha celebrato la Messa, nella quale si è pregato per le attuali suore dell’Immacolata di Porto Santo Stefano e per i defunti mons. Giacomo Magnani e le suore che hanno prestato servizio nella Scuola. Il vescovo Giovanni ha ringraziato le suore per il loro prezioso apostolato e il Signore per averle donate alla nostra comunità, consegnando loro come augurio le parole dell’apostolo Pietro: «Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi» (1Pt 3,15), invitandole a fare memoria della loro storia, che serve per rendere gloria a Dio del bene compiuto e anche del male subito, da loro e da chi le ha precedute, perché traggano da ciò forza e speranza per continuare la loro missione. Le ha invitate a mantenere l’atteggiamento materno, ad essere sorelle e madri nel comportamento e nella vocazione comune, per far crescere la comunità cristiana, pronte a farsi da parte, perché l’opera educativa consiste anche nell’aiutare i giovani a camminare con le proprie gambe. Al termine don Sandro ha donato, a nome della Parrocchia, a ciascuna delle tre suore dell’Immacolata che attualmente sono in servizio in paese (la superiora sr. M. Giovanna Magni, sr. M. Lucia Trabucco e sr. M. Gigliola Alessandrini) un segno: il quadro fotografico riproducente la Scuola Charitas. Dopo un momento conviviale vissuto insieme ad alcuni giovani della Diocesi di Grosseto e Pitigliano venuti a Porto S. Stefano per un incontro della Pastorale giovanile in vista della Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona, si è tenuta una Veglia di preghiera diocesana vocazionale, animata dalle stesse suore dell’Immacolata, dai giovani delle due Diocesi, dal coro parrocchiale e da diversi fedeli che vi hanno partecipato con raccoglimento e attenzione . “Parla, perché il tuo servo ti ascolta” era il tema della veglia, presieduta dal vescovo diocesano, in cui hanno donato la loro testimonianza la suora dell’Immacolata Sr. M. Anna Afelt e il diacono Andrea Covitto.
La messa giubilare di ringraziamento col vescovo Mario Meini
La mattina del 14 maggio,dopo un momento di festa e di rinfresco per le famiglie dei bambini e per le Suore dell’Immacolata venute da diverse case della Congregazione, dal cortile della Scuola dell’Infanzia Charitas è partito un corteo rumoroso, gioviale ed entusiasta che ha raggiunto la chiesa di Santo Stefano: cammino che ha ricordato quello compiuto in senso opposto il 13 maggio 1923, quando l’arcivescovo Caron benedisse l’asilo, dando inizio all’operato delle suore dell’Immacolata a Porto Santo Stefano. Nella processione d’ingresso nella chiesa,alle suore si sono aggiunti i chierichetti e i sacerdoti concelebranti la messa giubilare di ringraziamento, presieduta da mons. Mario Meini, vescovo diocesano dal 1996 al 2010, mons. Justin Kientega, vescovo di Ouahigouya e l’abbé Francois Nikiema di Ouagadougou, entrambi del Burkina Faso e lo stesso parroco don Sandro Lusini e il diacono Andrea Covitto. Sono stati accolti dagli applausi dell’assemblea, costituita dalle famiglie con i bambini cresciuti ed educati dalle suore, dalla corale e dai musicisti animanti la liturgia, dagli amici e conoscenti, che hanno voluto condividere la loro festa e gioia,ringraziare le suore per l’impegno quotidiano accanto ai bambini, ai ragazzi del catechismo, ai giovani, alle famiglie e agli anziani, sull’esempio di Roscelli, e ringraziare Dio per il dono della presenza e dell’attività delle suore, che è manifestazione dell’amore divino.
La giovane Sofia Sartori, in rappresentanza della comunità parrocchiale, ha rivolto un messaggio di saluto ai vescovi e sacerdoti concelebranti, alle diverse suore dell’Immacolata presenti, alle autorità civili e militari, ai rappresentanti dei Rioni e dell’Ente Palio. Il vescovo Meini ha riassunto l’operato delle suore, dicendo che hanno compiuto ciò che è essenziale: educare la comunità cristiana ad amare Dio e il prossimo, dandone una testimonianza e facendosi strumento dello Spirito Santo. Hanno partecipato ai diversi eventi e soprattutto a questa celebrazione, oltre quelle native di Porto Santo Stefano anche le suore che negli anni vi hanno prestato, accompagnate dalla Vicaria Generale Sr. M. Rosangela Sala, dall’Economa Generale Sr. M. Liliana Iannotta e soprattutto dalla Superiora Generale Madre M. Cecilia Cordero, che ha ringraziato la comunità parrocchiale per l’amore ricevuto in questi anni e per aver permesso alla loro opera di perdurare nel tempo, dimostrando che era la volontà di Dio. Don Sandro al termine della celebrazione eucaristica ha letto la pergamena di Papa Francesco e la Bolla Pontificia con la firma del cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato di Sua Santità, di augurio e benedizione per l’anniversario delle suore dell’Immacolata, per la loro congregazione e per la comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano. Ai presenti è stato donato un libretto a colori che ripercorre le tappe fondamentali di un secolo di servizio delle immacolatine nella nostra comunità. Dopo la benedizione finale e la foto di gruppo sull’altare, le suore e i bambini hanno lanciato in cielo i palloncini riproducenti il numero cento degli anni dell’anniversario. Un ultimo momento conviviale e di festa è stato il pranzo offerto dalla Parrocchia alle suore, ai vescovi, agli amici e ai collaboratori presso il salone Giovanni Paolo II sottostante la chiesa della Santissima Trinità nel quartiere del Pozzarello. Una bella festa a cui tutta la comunità ha partecipato con entusiasmo e gioia ricambiando la testimonianza e il bene da essa ricevuti nei cento anni della presenza delle Suore dell’Immacolata di Genova nel meraviglioso scoglio del Monte Argentario.
Laura Metrano
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