Sabato 23 luglio 2022 per la festa della Confraternita del Santissimo Sacramento e di Misericordia di Porto Santo Stefano, che ricordava l’anniversario dei 281 anni dalla sua fondazione avvenuta il 23 luglio 1741, è venuto il cardinal Angelo Comastri, parroco dell’Arcipretura di Santo Stefano Protomartire dal 1979 al 1990, che portò nel nostro paese Madre Teresa di Calcutta il 18 maggio 1988. Comastri ha presieduto la celebrazione eucaristica nella chiesa dedicata al patrono santo Stefano, durante la quale nell’omelia ha ricordato la figura della santa, offrendoci la sua testimonianza, di cui tratta la mostra itinerante, inaugurata nell’occasione, situata nella medesima chiesa il 10 luglio, che si protrarrà fino al 5 agosto.
All’inizio della celebrazione il parroco don Sandro Lusini ha accolto e ringraziato il cardinale e le diverse realtà presenti, a cui ha risposto Comastri, sottolineando come per lui ogni volta ritornare a Porto Santo Stefano è come una boccata d’ossigeno che gli fa tanto bene; inoltre ha confessato che gli sembra sempre di essere partito solo ieri e come nel riconoscere dai volti le persone gli affiori un fiume di ricordi. Il cardinale ha ringraziato don Sandro per aver accolto la mostra sulla vita di Madre Teresa, ricordando la sua venuta nel nostro paese quando era parroco, di cui ha trovato un opuscolo-ricordo realizzato dal Comune e dalla Misericordia; ha anche riportato alcune parole della santa: «come è bello questo posto: vi auguro di essere anche voi belli nell’anima come questo posto nel quale vivete!». Inoltre ha introdotto la celebrazione con le parole di Madre Teresa: «io non potrei vivere un giorno solo senza messa e senza Comunione, perché nella messa Gesù mi fa una trasfusione di amore ed io la vado a portare alle persone che incontro».
Comastri ha concluso l’omelia rivolgendo a tutti le parole che una volta la santa gli rivolse, dopo avergli detto che finché aveva ancora respiro voleva spenderlo per fare del bene, perché quando sarebbe morta avrebbe portato con sé solo la valigia della carità: «questo vale anche per te: non dimenticarlo!».
Prima della benedizione finale il governatore della Misericordia, Roberto Cerulli, ha ringraziato Comastri per la sua partecipazione a questo giorno importante per la comunità parrocchiale, ricordando alcuni momenti del passato che lo hanno visto protagonista e sottolineando il suo gioioso ingresso in chiesa, come fa colui che entra in casa. Infatti anche per noi santostefanesi è la stessa gioia, come quando viene a visitarci un familiare da lontano, ma solo fisicamente, perché è sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori. Il nostro “don Angelo” ha fatto molto per la comunità parrocchiale, per il paese e i suoi abitanti: dalle associazioni fondate e alle iniziative promosse, dal servizio delle ambulanze realizzato negli anni Ottanta grazie a lui e all’intuizione dell’allora governatore della Misericordia Sergio Benedetti. Il governatore ha donato due omaggi al cardinale: la riproduzione dello stemma storico della Misericordia, perché ricordi il nostro paese, nato pochi anni dopo la comunità parrocchiale; una copia del libro “Lettere di fuoco” (1985), realizzato dopo la morte di padre Berto, missionario nel Gana, con cui il gruppo missionario locale, nato con Comastri, teneva dei contatti epistolari e sosteneva la sua attività missionaria, e a cui venne intitolata l’associazione.
Uscendo dalla chiesa il cardinale ha voluto donare ai presenti un santino raffigurante Madre Teresa sorridente e sullo sfondo la facciata della basilica di san Pietro in Vaticano, con la sua preghiera rivolta alla santa.
Al termine della messa Comastri, davanti alla Sala multimediale della Misericordia dedicata l’11 settembre 2021 a Madre Teresa, ha benedetto i due nuovi mezzi del servizio 118 della Misericordia, ed effettuato il taglio del nastro insieme al sindaco del Comune di Monte Argentario, Franco Borghini, intervenuto nell’occasione: evento a cui hanno partecipato il governatore della Misericordia del paese con i suoi volontari e le rappresentanze della Misericordia di Grosseto e di Firenze, due sacerdoti del paese don Sandro Lusini e don Antonio Metrano, padre Joseph Capon passionista del Monte Argentario e l’abbé Armand Sawadogo del Burkina Faso, il diacono Mario Felloni e le tre suore dell’Immacolata, le autorità cittadine, le rappresentanze dei rioni, la sorella del cardinale e molti parrocchiani, che hanno preso parte alla celebrazione eucaristica, ed infine la banda comunale Ivo Baffigi, sempre disponibile, che si è esibita nell’accogliere Comastri ed aprire la benedizione dei due mezzi, uno dei quali sostituirà l’attuale ambulanza, ormai obsoleta. Il mezzo di soccorso è stato allestito su un T6 della Volkswagen, per le sue ridotte dimensioni in modo da facilitare il transito nelle vie più strette: quattro ruote motrici per fronteggiare al meglio il nostro territorio dell’Argentario.
Ringraziamo il Signore per questi momenti di gioia e fraternità, che hanno visto la comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano riunita e in festa, con uno sguardo al passato e uno al presente, facendo tesoro degli insegnamenti e della testimonianza di Madre Teresa di Calcutta, soprattutto quello del servizio e della carità verso i più bisognosi, che è la lezione appresa anche dal nostro “don Angelo” e che continua ad animare tanti volontari nella Misericordia e delle diverse associazioni e gruppi parrocchiali della nostra comunità.
Laura Metrano
La mostra itinerante sulle orme di Madre Teresa
Laura Metrano
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