Visita pastorale del Vescovo a Porto Santo Stefano

Per conoscere, incontrare ed incoraggiare

Il 24 novembre scorso è iniziata la visita pastorale del Vescovo Giovanni Roncari nella comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano, con la partecipazione al pellegrinaggio dei ragazzi della Comunione, accompagnati dai genitori e catechisti al Monastero di Ischia di Castro, dalle monache Adoratrici Perpetue del SS.mo Sacramento, ordine fondato dalla beata Maria Maddalena dellʼIncarnazione, al secolo Caterina Sordini, nostra compaesana, patrona della locale Confraternita di Misericordia e del SS.Sacramento. Come buon pastore, il Vescovo diocesano è venuto fra noi per conoscere, incontrare ed incoraggiare gli abitanti del paese, i quali in più occasioni lo hanno visto camminare nelle strade e partecipare ai momenti comunitari, organizzati e proposti nel programma inviato alle famiglie. Da tempo ci siamo preparati a questa visita, anche recitando insieme e personalmente una preghiera realizzata per lʼoccasione, con la quale abbiamo aperto il cuore allʼazione dello Spirito Santo, chiedendo lʼintercessione di Maria Immacolata e la protezione dei nostri santi patroni, Stefano primo martire e Paolo della Croce, nonché della nostra beata, dato che in quei giorni ricorreva la sua festa liturgica (29 novembre), preceduta da tre giorni di adorazione eucaristica con le Quarantore nella chiesa di Santo Stefano. Sono stati momenti intensi di raccoglimento, preghiera e comunione che hanno coinvolto più sacerdoti e religiosi della nostra Diocesi, con i quali abbiamo condiviso alcuni momenti forti e significativi: la celebrazione eucaristica di don Fabio Menghini, preceduta dallʼora di adorazione comunitaria guidata dalle suore Serve del SS.Sacramento e della Carità stabilitesi recentemente a Manciano; la celebrazione di Padre Carlo Scarongella, rettore e maestro dei novizi al Monte Argentario, e lʼadorazione animata dai cinque novizi e da padre Joseph Capon; lʼadorazione guidata dalle suore dellʼImmacolata del paese e la messa solenne per la festa della beata, presieduta dal Vescovo diocesano, concelebrata dai nostri tre sacerdoti e dal santostefanese don Mariano Landini. Inoltre in alcune mattine il Vescovo ha visitato diversi ammalati ed anziani del paese, entrando nelle loro case accompagnato dai ministri della Comunione che collaborano con i sacerdoti. Ha incontrato i ragazzi del catechismo e dellʼACR, nonché alcune realtà parrocchiali, sostando nelle tre chiese per celebrare lʼEucarestia e rendersi disponibile per le confessioni e i colloqui personali. Tengo a sottolineare due incontri molto importanti: con i catechisti e i ministri della Comunione e con gli operatori pastorali nellʼAssemblea parrocchiale, che ha visto riuniti diversi rappresentanti dei gruppi, movimenti ed associazioni della comunità, che sono la forza pulsante del volontariato, segno e strumento dellʼamore di Dio nel nostro territorio. Prendendo atto di quanto riferito dal parroco don Sandro Lusini e dagli altri sacerdoti don Gino Governi e don Antonio Metrano, nonché dai molteplici interventi, mons. Roncari ha offerto parole di incoraggiamento e di speranza, sostenendo le attività compiute e le realtà presenti, stimolando tutti ad una crescita nella comunione fraterna, nella testimonianza evangelica e nella carità operosa, a cui ogni cristiano è chiamato. Si è raccomandato di vivere la fede ricevuta e di testimoniarla agli altri con gioia, entusiasmo e generosità; inoltre ha invitato tutti ad essere educatori alla fede con la preghiera e con lʼesempio, mostrando il volto amorevole ed accogliente della Chiesa, e ad annunciare il Vangelo con semplicità ed umiltà, senza delegare ad altri questo compito che è di ogni battezzato. È emersa lʼimportanza di partire dalla bellezza e preziosità di quello che abbiamo, valorizzando e coinvolgendo le famiglie, i ragazzi e i giovani nella vita della comunità parrocchiale, facendo loro vivere lʼesperienza di Chiesa, come famiglia dei figli di Dio, riuniti nel nome del Signore per crescere nella fede, nella speranza e nella carità, avendo come mèta lʼincontro con Cristo, Signore e Salvatore. Seguendo lʼesempio della prima comunità cristiana di Gerusalemme, descritta come perseverante "nellʼinsegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiereˮ, e imitando Gesù, Maria e i santi che hanno messo in pratica il comandamento dellʼamore, segno distintivo del vero discepolo di Cristo, ancora oggi noi cristiani siano chiamati a vivere in modo responsabile la fede in Gesù e nella sua Parola, proponendola con gioia nel nostro ambiente: a partire dalle nostre famiglie, nel luogo di lavoro e in quello di svago, senza cadere nella sfiducia e nella tristezza, armati di una infinita pazienza nellʼaccettare le difficoltà e la fatica del cammino, certi che la speranza che viene dal Signore non delude, e che prima o poi, secondo i tempi di Dio, ogni parola, azione e gesto compiuti con amore verso il prossimo porterà frutti di bene per la salvezza dellʼumanità. Come ha detto Papa Francesco nellʼEvangelii gaudium "cʼè bisogno di persone di fede che indichino la via verso la Terra promessa e tengano viva la speranzaˮ; per questo ogni giorno facciamoci coraggio e nel cammino non "lasciamoci rubare la speranzaˮ, tenendo fisso lo sguardo alla mèta.

Conclusa la visita pastorale nella gioia e nella comunione

Nel segno della gioia e della comunione si è conclusa la visita pastorale del Vescovo Giovanni Roncari nella comunità di Porto Santo Stefano: con la sua permanenza ha potuto conoscere le diverse realtà del paese, incontrare e parlare con molte persone, facendo così esperienza concreta del suo ruolo di pastore e guida. Lo confermano le parole pronunciate dallo stesso, che ha sottolineato come dʼora in avanti quando penserà a Porto Santo Stefano avrà presenti non solo le case, la natura ed il mare che lo caratterizzano, ma soprattutto le persone che vi abitano e che ha incontrato, conosciuto ed incoraggiato nella visita pastorale. Negli ultimi giorni il Vescovo ha incontrato altre realtà, tra le quali il Consiglio Pastorale e i due Consigli degli Affari Economici, il Sindaco e il Consiglio del Comune di Monte Argentario, i Marinai dʼItalia, le diverse autorità civili e militari, i genitori e i bambini della Scuola materna Charitas delle Suore dellʼImmacolata, i volontari del Centro di Ascolto Caritas parrocchiale, i messaggeri parrocchiali e i membri di alcune associazioni. Ha celebrato la messa nelle tre chiese del paese, conferendo lʼUnzione degli Infermi ad ammalati ed anziani, e la Cresima ad alcuni ragazzi ed adulti nella chiesa dellʼImmacolata, dove ha partecipato al rinnovo del Sì dei membri del C.V.S. parrocchiale. Il giorno della festa dellʼImmacolata Concezione padre Giovanni ha presieduto due celebrazioni: la mattina nella chiesa di Santo Stefano protomartire, con la partecipazione della "Ciclistica Argentario" e delle autorità civili e militari, nella quale si è pregato e ricordato le vittime e i bombardamenti della seconda guerra mondiale, in particolare dellʼ8 dicembre 1943, in quanto ricorrevano 75 anni dalla prima devastante incursione, a cui seguirono molte altre che rasero al suolo il piccolo borgo di Porto Santo Stefano e che causarono morti, sofferenze e lo sfollamento degli abitanti del paese; nel pomeriggio nella chiesa dellʼImmacolata il Vescovo è stato accolto dalla Banda comunale Ivo Baffigi e, terminata la celebrazione, ha incontrato gli atleti e i dirigenti del C.S.I. che gestiscono la sala polivalente, sottostante i locali parrocchiali della suddetta chiesa. Il parroco ha ricordato anche le Suore dellʼImmacolata, di cui era la festa, fondate da SantʼAgostino Roscelli, che nel nostro paese dal 1923 offrono un servizio umile e generoso con la Scuola materna e lʼapostolato parrocchiale. Lʼultimo giorno domenica 9 dicembre il vescovo si è spostato nel quartiere del Pozzarello, dove ha presieduto la celebrazione eucaristica nella chiesa della Santissima Trinità, incontrando alcune giovani coppie, lʼEquipe Notre-Dame e lʼAzione Cattolica, della quale ricorreva la giornata dellʼadesione. La visita pastorale si è conclusa con un momento conviviale nella Sala Giovanni Paolo II, situata sotto la chiesa, dove si sono raccolti i sacerdoti, le suore e diversi laici collaboratori parrocchiali per condividere con il Vescovo Giovanni il pranzo, offerto dalla Parrocchia e vissuto in un clima di gioia, di festa e di condivisione, come una grande famiglia, la famiglia dei figli di Dio che è la Chiesa.