La sera del 24 febbraio 2018 presso il Centro studi "Don Pietro Fanciulli" di Porto Santo Stefano è stato presentato il libro di Guglielmo Busonero, intitolato "Viaggio con Miryam. Maria di Nazareth, tra realtà biblica e romanzo", pubblicato da Moroni editore e diffuso ampiamente a Porto Santo Stefano, dove ha raccolto molti consensi ed apprezzamenti in vari ambienti. All'incontro sono intervenuti l'editore Cesare Moroni e il parroco di Porto Santo Stefano don Sandro Lusini, che si sono alternati nella presentazione del libro, affrontandone i suoi vari aspetti e meriti, insieme all'autore Guglielmo Busonero: noto parrucchiere santostefanese, conosciuto e stimato per il suo impegno nel volontariato e nel sociale del paese, in particolare per la sua grande disponibilità e il servizio in parrocchia. L'autore è un appassionato studioso di Sacra Scrittura, come pure della storia, delle usanze e delle tradizioni del popolo ebraico, e della Terra Santa, dove è andato nove volte come pellegrino per visitare quei luoghi da cui ha origine la fede cristiana, nei quali Gesù è nato e vissuto, dove ha predicato il Vangelo, lasciando un'impronta indelebile. In questa sua prima pubblicazione Guglielmo, pellegrino innamorato della Palestina, rende partecipe il lettore della propria fede e delle conoscenze acquisite con lo studio e la visita di questi luoghi, tanto da costituirne una sorta di guida. Questo viaggio nel tempo, riguardante il periodo che va dall'Annunciazione dell'angelo a Maria fino alla nascita di Gesù a Betlemme, raccontato sotto forma di diario del cammino e di romanzo fantastico, è intriso nella realtà biblica e nella cultura ebraica del tempo di Gesù e offre una rivisitazione del passato, proiettandolo nel presente e attualizzandone il messaggio. La scelta e l'unione di più generi letterari, arricchiti dalla creatività dell'autore, catturano l'attenzione e la curiosità del lettore, il quale s'immedesima facilmente nell'esperienza del pellegrino Malco, protagonista del viaggio, alter ego di Guglielmo: un ebreo residente a Roma, arrivato a Nazareth nel giorno dell'Annunciazione. In questo viaggio straordinario il protagonista riesce a conservare la propria identità di uomo del XXI secolo, mentre con le riflessioni interiori proietta le sue conoscenze, facendosi guida spirituale nei luoghi, nel tempo e negli eventi avvenuti più di 2000 anni fa in Terra Santa. Indovinata è la scelta della copertina, una foto dell'autore, che riprende il deserto di Giuda con in primo piano la figura di un asinello: immagini che rendono il senso del cammino e del viaggio compiuto. Utile è anche la cartina interna della Palestina che aiuta ad entrare nella realtà geografica e storica di allora. Con semplicità e spontaneità Guglielmo crea scene e dialoghi verosimili tra i vari personaggi che si intrecciano, tra i quali risaltano Maria e Giuseppe. E' sorprendente la descrizione dettagliata dei luoghi, tanto da sembrare di vederli di persona, come pure delle usanze del popolo ebraico, che aiutano ad entrare nel contesto storico, sociale e religioso nel quale il racconto è inserito. E' affascinante la figura di Miryam, Maria di Nazareth, la Vergine Madre, così definita nella preghiera di San Bernardo, citata nel XXXIII cantico del Paradiso della Divina Commedia di Dante Alighieri, proposta da Guglielmo nel suo libro: Maria emerge nella sua umanità e personalità, come donna dalla grande fede, che ha caratterizzato tutta la sua vita, nella quale si è affidata liberamente e completamente nelle mani di Dio per compiere la volontà divina. Interessante è anche l'immagine di Giuseppe, «uomo giusto, timorato di Dio e ottimo carpentiere», chiamato ad una grande responsabilità e ad affrontare diversi pericoli ed avversità. Questo libro è un'occasione per meditare personalmente gli eventi descritti, alla luce della propria fede, attraverso il racconto e le riflessioni proposte dall'autore, che facilitano al lettore tale avventura spirituale, arricchendolo di informazioni precise e interessanti. E' uno strumento utile per chi ha visitato la Terra Santa e di stimolo per chi ancora non la conosce, per entrare nel cuore e nello spirito di questa terra, tanto amata dalle tre grandi religioni (cristianesimo, ebraismo ed islamismo) che qui vi convivono, e altrettanto ferita continuamente da guerre e contrasti; una terra mèta di pellegrinaggi religiosi, i quali oltre ad arricchire spiritualmente il visitatore, sono un segno di pace e di sostegno per le comunità che vi abitano, dove il turismo è scoraggiato. Un libro quindi che invita ad andare oltre le differenze religiose e culturali, e a guardare più a ciò che unisce tali popoli. Ringraziamo Guglielmo per questa sua opera di fede e di solidarietà: infatti il ricavato della vendita del libro è destinato all'Istituto Hogar Nino Dios, che sorge vicino alla grotta di Betlemme, dove operano le suore argentine del Verbo Incarnato, che accolgono e si prendono cura dei bambini abbandonati affetti da gravi malattie o disabilità, talvolta orfani di guerra: istituto che l'autore ha visitato e scelto per un'opera di carità.
(Laura Metrano)