Gruppo di preghiera padre Pio di Monte Argentario
Nel pomeriggio di venerdì 16 giugno, terzo venerdì del mese, presso la chiesa di Santo Stefano Protomartire si è tenuto l'incontro mensile del gruppo di preghiera padre Pio di Monte Argentario, che ha ricordato due anniversari importanti: un anno dalla ripresa del cammino del gruppo di Monte Argentario e il quindicesimo anniversario della canonizzazione di San Pio, quest'ultimo in comunione con tutti i gruppi di preghiera padre Pio sparsi nel mondo, ciascuno dei quali si è riunito nella propria sede in quel giorno, per rivolgere al Signore, mediante l'intercessione della Madonna delle Grazie e di San Pio, un'accorata preghiera comune secondo le diverse intenzioni indicate. Il gruppo di Monte Argentario ha reso grazie a Dio per questo primo anno di attività e ha affidato all'intercessione di padre Pio tutte le intenzioni del cuore dei partecipanti, del proprio assistente spirituale, degli altri sacerdoti e di tutti i membri della comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano, dove si svolge l'incontro mensile, invocando le grazie necessarie per poter essere docili strumenti nelle mani di Dio. Dopo il rientro dal pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo sulle orme di padre Pio, tenutosi i primi di giugno, il gruppo di Monte Argentario si è nuovamente riunito in preghiera per condividere questi due significativi anniversari, con la partecipazione di amici e simpatizzanti della comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano. In tale ricorrenza è stato esposto e benedetto per la prima volta un quadro con l'immagine di padre Pio, donata al gruppo durante il pellegrinaggio, che d'ora in avanti verrà utilizzata ad ogni incontro mensile, per sentire ancora più vicina la sua presenza ed intercessione. Nell'occasione è stato utilizzato uno schema comune a tutti i gruppi di preghiera di padre Pio nazionali ed internazionali, che iniziava con una lettera nella quale veniva riportato una parte del discorso che padre Pio fece il 5 maggio 1966, in occasione del decimo anniversario dell'inaugurazione della "Casa Sollievo della Sofferenza", rivolgendosi ai gruppi di preghiera diffusi nel mondo. Egli affermava che essi, affiancati alla Casa Sollievo, costituivano allora come oggi «le posizioni avanzate di questa cittadella della carità, vivai di fede, focolai d'amore, nei quali Cristo è presente ogni qual volta si riuniscono per la preghiera e l'agape eucaristica». Diceva anche che:«E' la preghiera, questa forza unita di tutte le anime buone, che muove il mondo, che rinnova le coscienze, che sostiene la "Casa", che conforta i sofferenti, che guarisce gli ammalati, che santifica il lavoro, che eleva l'assistenza sanitaria, che dona la forza morale e la cristiana rassegnazione alla umana sofferenza, che spande il sorriso e la benedizione di Dio su ogni languore e debolezza». Concludeva con un invito deciso ed insistente a pregare molto, senza mai stancarsi, perché «è proprio nella preghiera che io affido quest'opera che Dio ha voluto e che continuerà a reggersi e a prosperare mercé l'aiuto della Divina Provvidenza ed il contributo spirituale e caritativo di tutte le anime che pregano». E' seguita l'adorazione eucaristica, avente come tema la "confidenza in Gesù - Amore assoluto", nella quale, prendendo spunto dagli scritti di padre Pio e da alcune riflessioni, i presenti hanno pregato e meditato sull'importanza di nutrire l'anima nello spirito di cordiale confidenza in Dio, sull'atteggiamento dell'umiltà, nel riconoscimento dei nostri limiti, e sull'affidamento al Signore, perché solo così Gesù può agire in noi, nella nostra fragilità e miseria, operando prodigi con forza e potenza. Dopo è avvenuta la recita del rosario, con la meditazione dei misteri dolorosi e la lettura di alcune frasi di padre Pio, pregando con le intenzioni particolari per Papa Francesco e per S.E. mons. Michele Castoro, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, che sta combattendo una grave malattia. Infine è seguita la celebrazione della messa, presieduta da don Antonio Metrano, animata, come pure il precedente momento di preghiera, dal canto e dalla musica all'organo del maestro Luciano Sciortino.
Laura Metrano