Quest'anno a Porto Santo Stefano in preparazione al Natale sono state proposti alcuni incontri che hanno visto alternarsi diversi relatori e tematiche: quattro serate rivolte a tutta la comunità parrocchiale e in particolare alle associazioni, ai movimenti e ai gruppi, alle famiglie, ai giovani e a tutti coloro che desideravano prepararsi cristianamente alle imminenti festività natalizie. Ogni incontro si è tenuto alla chiesa dell'Immacolata ed è stato caratterizzato dalla preghiera, dall'ascolto di brani del Vangelo, dalla musica e dal canto, con al centro una testimonianza significativa. Il 18 dicembre sul tema "Natale: la famiglia, culla di Dio" i relatori Angela e Giulio Borgia, delegati per la Pastorale familiare della Conferenza Episcopale Toscana, hanno offerto suggerimenti per la vita di coppia e di genitori cristiani, sottolineando l'importanza di essere testimoni di Gesù e del suo Vangelo con l'esempio, e di trasmettere la fede ai figli e nella società nella vita quotidiana. Tra i consigli figuravano: la preghiera condivisa a tavola, la partecipazione alla messa, ai sacramenti e alle iniziative parrocchiali facendo esperienza di comunità cristiana. Il 19 dicembre sul tema "Natale: la festa di un Dio che ci sorprende", la relatrice Lucia Biagi, docente di Religione cattolica, avvocato, già Sindaco del Comune di Capalbio, ha allargato l'attenzione dalla famiglia, alla scuola e ai giovani. Ha evidenziato come i giovani abbiano bisogno di genitori autorevoli, capaci di trasmettere sicurezza, fiducia, amore e parole di vita eterna. Purtroppo spesso assistiamo a situazioni in cui i genitori sono rassegnati, assecondano i capricci dei figli, pensano di fare gli amici invece dei genitori, delegano ad altri il loro ruolo educativo. Alcuni rischi riguardano anche la scuola, chiamata a dare risposte serie ai ragazzi, ad essere un luogo di educazione e non solo d'informazione. L'insegnante deve ricordarsi che l'alunno è prima di tutto una persona, con la quale stabilire un rapporto personale, alla quale offrire fiducia, testimonianza e stimoli. Come pure i genitori non devono mettere in discussione l'operato della scuola e degli insegnanti: il rapporto scuola e famiglia deve fondarsi sul rispetto e sulla fiducia, e puntare al comune obiettivo della condivisione di un progetto educativo e di vita rivolto ai giovani. Il 20 dicembre sul tema "Natale: la solidarietà accogliente", don Enzo Capitani, sacerdote di origine santostefanese, direttore della Caritas e del Ceis di Grosseto, ha proposto una bellissima catechesi sul significato dell'accoglienza, a partire dall'esempio di Maria, la mamma di Gesù. Ha evidenziato come l'accoglienza generi sempre e comunque la vita, mentre la sua negazione porti la morte. A fondamento della persona vi è il comandamento dell'amore: ogni persona è chiamata ad amare e sente il bisogno di essere amata. L'unica modalità per generare l'accoglienza è l'amore: ogni gesto d'amore genera il futuro. Seguendo l'esempio di Maria e dei santi come Madre Teresa di Calcutta e la compaesana Caterina Sordini, in quanto cristiani siamo chiamati a compiere gesti d'amore, come l'accoglienza, l'ascolto e l'attenzione per l'altro in quanto nostro fratello e sorella nella fede. Il Natale è il periodo più propizio per sperimentare l'accoglienza: a partire da quella di Gesù Bambino, che ogni anno accogliamo nei nostri cuori, ricordando la sua nascita avvenuta più di 2000 anni fa. Il 21 dicembre sul tema "Natale: preghiera e ascolto della Parola", il relatore Padre Daniele Curci, vice-maestro dei novizi passionisti del convento della Presentazione di Maria al Monte Argentario, ha posto l'accento sull'importanza dell'ascolto e del silenzio. Oggi l'uso dei mezzi di comunicazione e dei social ci portano ad isolarci: anche se siamo connessi con il mondo, tuttavia siamo lontani fisicamente dalle persone che amiamo. Anche qui Maria è stata posta come modello di ogni cristiano: colei che umile e accogliente, nel silenzio e nell'ascolto della Parola di Dio, si è fatta docile all'azione dello Spirito Santo nella ricerca e compimento della volontà di Dio. Anche noi siamo chiamati ad ascoltare e custodire gli altri in ogni rapporto (genitori e figli, moglie e marito...). Quattro incontri davvero interessanti e formativi, che hanno offerto diversi spunti di riflessione ed approfondimento su tematiche e valori cristiani, utili per ripartire con più forza, coraggio e speranza nel cammino della vita quotidiana, illuminati e guidati dalla Parola di Dio, dall'esempio di Gesù e dalla testimonianza di Maria e dei numerosi santi che la Chiesa ha portato agli onori degli altari per essere fari luminosi di ogni cristiano.
Laura Metrano