A Porto S.Stefano in Quaresima e soprattutto nella Settimana Santa sono diversi i momenti di raccoglimento e preghiera nei quali la comunità cristiana si riunisce per "camminare insieme" in comunione di fede: le Via Crucis serali all'aperto con i flambeaux, le Quarantore e le processioni della Domenica delle Palme, di Cristo morto la sera del Venerdì Santo e di Pasqua. Tutti momenti intensi, preparati con cura e partecipati con devozione, che hanno il culmine la mattina di Pasqua con la processione del Risorto, la cui statua viene portata a spalla da diversi uomini che si alternano per le vie del paese. Una processione che parte alle 7 dalla Chiesa di S.Stefano, appena terminata la Messa delle 6:15 e che dura circa 2 ore, compiendo un lungo percorso per le vie del paese, nel quale si ferma in alcuni punti, dove viene alzata per tre volte consecutive, per benedire il mare e il paese con i suoi abitanti, e poi rientra nella Chiesa di partenza, dove il Risorto viene accolto con un prolungato, scrosciante e commovente applauso. Vi partecipano le autorità civili e militari, i rappresentanti dei rioni, la banda cittadina e il Vescovo diocesano, oltre ad un numero incredibile di fedeli di ogni età. L'aspetto più sorprendente è comunque il raccoglimento e la commozione che traspare nei volti di tutti, anche dei tanti uomini e giovani presenti. Senza contare che, oltre a coloro che camminano in processione, c'è chi la segue dai bordi delle strade, dalle finestre e dai balconi delle case; molti espongono fuori i teli, le tovaglie buone o i lenzuoli bianchi in segno di festa. Tutto il paese in qualche modo vi partecipa. Anche quest'anno il buon Dio ci ha concesso una bellissima giornata di sole, rendendo ancora più bello il cammino. Durante il percorso ci sono diversi momenti: quello della preghiera con la recita del rosario, del silenzio, della musica della banda e dell'applauso gioioso, che quest'anno non si è limitato alla fine all'ingresso in Chiesa, ma è stato anticipato da un altro, quando il Risorto ha benedetto il porto davanti ai traghetti. Un applauso nato spontaneo dalla folla che ha voluto così esprimere la sua gioia e il suo ringraziamento. Per noi santostefanesi questa processione è la madre di tutte le processioni e la mattina di Pasqua ogni cuore prova una grande gioia e sente che davvero Cristo è risorto, è vivo e con noi: un appuntamento irrinunciabile per sentirci "chiesa in cammino" nel segno della comunione e per testimoniare la nostra fede nella resurrezione di Cristo. Anche quest'anno il Vescovo Guglielmo ci ha conquistati con le sue parole al termine della processione, quando, arrivato sull'altare avvolto dalla folla commossa che occupava ogni spazio disponibile nella Chiesa, ci ha offerto una bella riflessione. Ha fatto riferimento all'omelia del servo di Dio Paolo VI il quale diceva in modo accorato "abbiamo bisogno di te Gesù": un grido che ha sentito espresso con il forte applauso che ha accolto in Chiesa il Risorto. Ha sottolineato come da sempre e anche oggi l'intera umanità abbia bisogno di Gesù e come la resurrezione non sia un fatto, un evento semplicemente da relegare nel lontano passato. La resurrezione è oggi, è Gesù Cristo, il Vivente, vivo in mezzo a noi, nella sua Chiesa, nella nostra storia. E' Lui il fondamento della nostra Speranza, l'incoraggiamento della nostra fantasia della carità: è Lui che ci spinge a trasformare il mondo perché da Lui si sprigiona uno Spirito, lo Spirito del Risorto, quello Spirito grazie al quale il Padre lo ha resuscitato: e così da un sepolcro vuoto la pienezza di vita. Un invito quindi a cercare il Signore e a fare spazio nella nostra vita a Lui e al suo amore, perché trasformi la nostra vita e accresca la nostra fede, cambiando i nostri cuori da timorosi ed incerti a coraggiosi e pieni di speranza, così da essere testimoni autentici del Cristo Risorto e della sua Speranza che non delude. Così la mattina di Pasqua a Porto S.Stefano si compie un cammino che non è solo fisico, come quello delle donne e degli apostoli al sepolcro, ma è soprattutto un cammino di fede e di speranza che grida al mondo "abbiamo bisogno di te Gesù".
Laura Metrano
Articolo Toscana Oggi-Confronto del 4 Maggio 2014