Per il terzo anno consecutivo è stata ripetuta l'esperienza del pellegrinaggio eucaristico dei ragazzi della Prima Comunione con i familiari e le catechiste, guidati dai sacerdoti don Sandro e don Gino, al Monastero di Ischia di Castro, nei luoghi della Beata Maria Maddalena dell' Incarnazione, la compaesana Caterina Sordini, nel sabato che precede la sua festa liturgica del 29 novembre. Un'iniziativa sentita e partecipata dalla comunità parrocchiale di Porto S.Stefano che s'inserisce nel cammino di formazione del catechismo e che costituisce un momento significativo di comunione e di crescita nella fede, vissuto da tutti con gioia ed entusiasmo come un grande dono. La bella giornata di sole che in questi anni ha accompagnato questo pellegrinaggio è un segno di benedizione della beata, in compagnia della quale abbiamo camminato e pregato guardando a Cristo, presente nel Santissimo Sacramento dell'Eucarestia. La mattina del 26 novembre da Porto S.Stefano sono partiti tre pullman che hanno raggiunto il Monastero dei SS.Filippo e Giacomo di Ischia di Castro, dove nel febbraio 1788, a 18 anni, è entrata Caterina e ha compiuto la sua formazione religiosa con le Terziarie Francescane. Qui è iniziata la sua vita monastica nel silenzio della clausura e nella preghiera, fra grandi doni soprannaturali e talvolta incomprensioni, molestie del demonio e malanni per la cagionevole salute. Qui il 19 febbraio 1789, giovedì grasso di carnevale, mentre a Porto S.Stefano si esponeva il Santissimo in Chiesa, Caterina ha ricevuto la visione di Gesù che l'ha chiamata a fondare l'Ordine delle Adoratrici Perpetue del SS.Sacramento, ricordato come il "giorno del lume". Qui è divenuta badessa e ha compiuto alcuni miracoli, come la moltiplicazione delle uova e della farina. Abbiamo visto il chiostro, il forno del miracolo del pane e il refettorio della visione; inoltre abbiamo celebrato la S.Messa nella Chiesa del Monastero, aperta al pubblico, dove i fedeli si alternano per adorare Gesù esposto nell'Eucarestia unendosi alle monache per le lodi e la Celebrazione Eucaristica. Le monache adoratrici ci hanno accolto con gioia e generosità, offrendoci una bella testimonianza con il racconto della loro giornata, scandita da vari momenti di preghiera, di adorazione, di partecipazione alla Celebrazione Eucaristica, di lavoro all'interno del monastero. Ci hanno offerto anche un'abbondante rinfresco realizzato con i prodotti del proprio orto e guidato nella visita dei luoghi dove Caterina si è formata alla fede e preparata alla missione indicata dal Signore. Ci hanno quindi lasciato la serenità per la bella esperienza vissuta e la certezza della loro preghiera per la nostra comunità parrocchiale; noi abbiamo donato loro un'offerta per il loro sostentamento e il gadget realizzato per la festa della beata, quest'anno costituito da un cuore rosso contenente un cero, come segno e ricordo del giorno del lume. Dopo la foto di gruppo nel chiostro e il saluto alle monache ci siamo trasferiti a Bolsena per visitare la Basilica di S.Cristina, la martire bambina di Bolsena, e le Catacombe cresciute intorno ai resti della santa: una tappa significativa dal punto di vista storico ed artistico per le numerose opere d'arte presenti, ma soprattutto per la crescita della nostra fede. Sull'altare della Cappella Nuova del miracolo era posta una bella tela raffigurante il miracolo e sotto erano custodite tre pietre di marmo in una teca dorata e un'altra in un prezioso reliquiario, pietre del pavimento e dei gradini dell'altare macchiate dal sangue prodigioso emanato dall'Ostia nel 1263, mentre un sacerdote pellegrino venuto da Praga stava celebrando la S.Messa e, in un momento di crisi personale, era incerto sulla presenza del Corpo e Sangue di Cristo nell'Eucarestia. Un miracolo sorprendente e significativo a cui è legata l'introduzione della festa del Corpus Domini. Anche la visita guidata in gruppi alle catacombe di S.Cristina ci ha arricchito molto sulla storia delle prime comunità cristiane, sulle modalità di sepoltura ed in particolare sul significato di alcuni graffiti, segni e brevi testi riportati alle pareti. Due esperienze preziose e significative per la nostra formazione umana e soprattutto spirituale, che hanno aiutato a scoprire e approfondire tanti aspetti della storia, dell'arte e della cristianità che hanno nella fede in Cristo il suo centro e punto di riferimento.
Laura Metrano Articolo Toscana Oggi-Confronto del 4 Dicembre 2011