Anche
quest’anno Porto S.Stefano ha rivissuto l’esperienza del presepe
vivente, chiamata “Rievocazione della Natività”, giunta alla settima
edizione. Nel pomeriggio del 26 dicembre e del 6 gennaio le vie del centro
storico del paese erano “gremite” di gente: paesani, amici dei paesi
vicini e turisti hanno percorso le antiche e suggestive stradine
sottostanti la Fortezza Spagnola.Due
giornate davvero meravigliose: il cielo limpido e il sole lucente e caldo
hanno reso ogni momento ancora più speciale. Un appuntamento importante
per la nostra comunità, la quale ogni anno, alcuni mesi prima di Natale,
si incontra, organizza e collabora attivamente insieme per rivivere e far
rivivere gli avvenimenti della notte santa di Betlemme.A
Porto S.Stefano piace realizzare, sull’esempio del primo presepe di
S.Francesco d’Assisi del 1223 a Greccio, con persone e animali veri, gli
avvenimenti raccontati dai Vangeli, che sono il fondamento della nostra
fede: la nascita di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, centro del tempo e
della storia, che in questi giorni di festa sentiamo più vicino,
riscopriamo e accogliamo nuovamente nei nostri cuori. Ogni
anno una vera famiglia (Lacchini Gianluca e Pellegri Simona, con Melissa,
la piccola di 4 mesi)offre
la sua disponibilità, insieme a numerosi uomini, donne e bambini, che con
impegno ed entusiasmo rappresentano la vita quotidiana d’un tempo, con
le arti e i mestieri tipici del nostro paese (falegname, pescivendolo,
fabbro, fornaio, lavandaie, fruttivendole, ecc.) e quelli legati alla vita
palestinese (pastori con le capre, rabbino nella sinagoga che spiega ai
bambini i rotoli della Legge, soldati romani, magi, ecc.).
Non
sono mancati la musica dal vivo di canti natalizi e la lettura dei brani
del Vangelo, di testi di don Tonino Bello, di Erri De Luca e da “Le
Fonti Francescane” sul presepe di Greccio, da parte dei giovanissimi il
26 dicembre e dell’attrice di teatro Pamela Villoresi il 6 gennaio:
un’occasione importante per evangelizzare, per testimoniare la nostra
fede e per inviare messaggi di speranza, pace e amore.
Anche
questa volta è stata spettacolare la reggia di re Erode;
inoltre
è cresciuto il numero dei figuranti e la cura e attenzione nella
scenografia è stata maggiore. Nel percorso venivano offerti assaggi di
cibi e bevande, tra i quali pane e olio, bruschette con l’aglio, olive,
dolcetti e altro, che hanno reso ancor più accogliente e piacevole il
passaggio.
E’stato bello camminare negli stretti vicoli, salire e scendere le
scalinate, soffermare lo sguardo sui volti e osservare gesti e azioni in
uno scenario davvero incantevole. Tutti potevano immergersi in un viaggio
affascinante, in una realtà lontana dai nostri giorni, ma che fa’ parte
della nostra storia di uomini e di cristiani. “E il Verbo si fece
carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv. 1,14): sono le parole
che in questi giorni di Natale hanno risuonato nelle nostre menti,
riscaldandoci il cuore, donandoci gioia e speranza, ricordandoci il
profondo amore di Dio per ciascuno di noi.A
conclusione di queste feste mi sembra giusto riflettere sulla fede umile e
perseverante dei Magi che, senza indugio, hanno intrapreso un lungo
cammino alla ricerca di Gesù bambino: “Al vedere la stella, essi
provarono una grandissima gioia … e prostratisi lo adorarono” (Mt.
2,10-11). Gesti e parole che sono motivo di fede, speranza e amore, che ci
invitano alla ricerca della verità, attraverso la lettura e
l’approfondimento delle Sacre Scritture; un invito a sentirci tutti
pellegrini del mondo e fratelli, figli di uno stesso Padre, che ci ama e
ci è vicino da sempre; un invito infine a riportare al centro del nostro
cuore e dei nostri pensieri quel Dio fatto uomo per la nostra salvezza,
troppo spesso messo all’ultimo posto e sostituito da falsi dèi (denaro,
interessi, successo, ecc.). Non perdiamo mai di vista la luce di quella
“stella”, non fermiamoci alle prime difficoltà e fatiche del cammino,
bensì facciamoci forti e coraggiosi, solidali compagni di viaggio con il
nostro prossimo nella continua ricerca e riscoperta di Dio. Oggi non
abbiamo la stella a guidarci, ma non ci manca certo la Bibbia e gli
insegnamenti della Chiesa che possono aiutarci nel nostro cammino di fede
e di ricerca.Un
augurio a tutti voi e alle vostre famiglie per un anno di pace, gioia e
amore.
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