Tra le diverse attività formative ed esperienziali proposte ai ragazzi del catechismo della comunità parrocchiale di Porto Santo Stefano, emerge la gita-pellegrinaggio dei cresimandi a Pitigliano e Sovana durante la settimana santa, che prevede la visita culturale ai due paesi, lʼincontro con il vescovo diocesano e la partecipazione alla messa crismale nellʼantica cattedrale di Sovana, nella quale vengono benedetti gli oli santi per i sacramenti, tra i quali il Crisma, con il quale i cresimandi vengono consacrati nelle successive settimane. È unʼiniziativa parrocchiale importante che coinvolge non solo i ragazzi che si preparano a ricevere la Cresima, accompagnati dai catechisti e guidati dai sacerdoti don Sandro Lusini e don Gino Governi, bensì anche le loro famiglie, come segno di vicinanza e di partecipazione al cammino di fede dei propri figli. Da qualche anno il programma prevede al mattino, all'arrivo al santuario della Madonna delle Grazie di Pitigliano, un percorso a piedi lungo unʼantica via cava: un cammino di circa 45 minuti immersi nella fitta vegetazione che ricopre i pendii circostanti Pitigliano, che mostra scorci paesaggistici di rara e straordinaria bellezza. Si tratta infatti di percorsi scavati profondamente nella roccia di tufo, dovuti allʼattività vulcanica che ha sconvolto il territorio maremmano nelle epoche preistoriche, che mettono in comunicazione le profonde valli solcate dai torrenti con la sommità degli altipiani: rocce che hanno avuto grande rilevanza nella storia e nellʼarchitettura etrusca. Al termine del cammino questʼanno il parroco don Sandro ha guidato la visita a due chiese: la chiesa di San Rocco, probabilmente la più antica di Pitigliano e la più significativa dal punto di vista artistico, ricordata come chiesa di Santa Maria già nel 1275, e la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, che ha origini medioevali ed è una delle tre chiese cattedrali della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello, la quale contiene opere dʼarte di rilievo, tra le quali la tela del Rosario di Francesco Vanni, le due tele raffiguranti la vita di San Gregorio VII di Pietro Aldi e il fonte battesimale ligneo cinquecentesco. Concluse le due visite nel centro storico, anche questʼanno i cresimandi hanno incontrato il vescovo Roncari che li ha accolti nella piazza interna del palazzo Orsini, dove si trova la sua abitazione e gli uffici della Curia diocesana, con lʼarchivio storico diocesano e la biblioteca diocesana "San Gregorio VII", nonché due musei: quello civico archeologico e quello diocesano, dove sono raccolte preziose opere dʼarte che raccontano la fede e la storia delle comunità cristiane della zona. Dopo il pranzo al sacco e i giochi presso il seminario di Pitigliano, è ripreso il cammino verso Sovana. Attraversata questa antica città etrusca, i pellegrini hanno raggiunto la cattedrale di San Pietro, meglio conosciuta come Duomo di Sovana, per prendere parte alla solenne celebrazione annuale, detta Messa del Crisma, presieduta dal vescovo con la partecipazione dei sacerdoti e dei diaconi diocesani, nella quale vengono consacrati i tre oli (degli infermi, dei catecumeni e il Crisma) e i sacerdoti rinnovano le promesse della loro ordinazione: nella nostra diocesi si tiene il mercoledì e non il giovedì, per agevolare la partecipazione dei laici e dei cresimandi. Seppur impegnativa, soprattutto per i ragazzi, a motivo della durata di circa due ore della messa e dei numerosi riti che la caratterizzano, questʼanno animata dai canti della corale dei Madrigalisti di Magliano guidati dal maestro Valter Marzilli, questa messa mantiene sempre il suo fascino e la sua solennità, anche a motivo dellʼincantevole ed imponente luogo sacro nel quale viene celebrata; per questo molti fedeli provenienti da tutta la diocesi vi partecipano con gioia. È unʼoccasione per tutti di crescita nella fede e nella comunione, nella quale fare esperienza di vita diocesana e di appartenenza ad unʼunica Chiesa, dove riscoprire la figura del vescovo come successore degli apostoli, chiamato ad essere buon pastore e guida del gregge affidatogli.
Laura Metrano